Asl Rieti e Onda: dal 20 al 26 aprile settimana per la salute della donna

“Il difetto del nostro Paese – ha osservato Piero Amodeo, membro del consiglio direttivo della Fimmg (Federazione italiana dei medici di famiglia) della provincia di Roma – è da individuare nelle troppe differenze che esistono tra i diversi sistemi informatici utilizzati dalle diverse strutture. Queste hanno attivato piattaforme basate su software proprietario che non è stato pensato per interconnettersi con sistemi analoghi presenti in altri ospedali, istituzioni o, nel nostro caso, con i programmi installati sui computer dei medici di famiglia”.
“Un grande vantaggio per il cittadino – ha aggiunto Amodeo – potrebbe derivare dall’adozione della filosofia ‘cloud’, uno spazio virtuale unificato e condiviso all’interno del quale caricare tutti i dati della persona. Un sistema del genere dovrebbe essere però basata su un sistema programmato secondo standard condivisi sia in termini di contenuti da inserire in un tracciato record che di ‘linguaggio’ di trasmissione dei dati concordati e uguali per tutti come l'HL7".
Questi fascicoli sanitari elettronici - ha concluso Amodeo - dovrebbero contenere l’intera storia clinica dei pazienti organizzata per problemi (una sorta di lista di tutte le malattie, incluse quelle ‘passate’, cioè dalle quali si è guariti) in una forma standardizzata e che sia velocemente accessibile e aggiornabile da tutti i medici, di qualunque specializzazione, che in questo modo potrebbero consultare e aggiornare in tempo reale i dati relativi alla presa in carico dell’assistito”.
@gianlucacasponi
Se vuoi ricevere gli aggiornamenti su Bussola Sanità seguici su Facebook e Twitter o iscriviti alla newsletter usando il box nella colonna di destra