Asl Rieti e ONDA, screening gratuiti per la Giornata mondiale del cuore

Attenzione anche ai temporali. In primavera e in estate sono abbastanza frequenti episodi di pioggia battente e temporali. Durante queste manifestazioni atmosferiche le gocce d’acqua cadono sul terreno a forte velocità, provocando la frammentazione dei granuli di polline che si mischiano al pulviscolo acquoso, favorendo la volatilità degli allergeni. “La cosiddetta asma da temporale (thunderstorm related asthma) – si legge sul sito del ministero – è caratterizzata da vere e proprie epidemie di asma, causate dalla dispersione di particelle allergeniche respirabili. L'ipotesi principale per spiegare l'associazione tra asma e temporali è legata ai bioaerosol e al ruolo svolto dell'acqua piovana che promuove il rilascio di materiale particolato (PM) respirabile”.
“Nelle prime fasi di un temporale, i granuli pollinici rilasciano nell'atmosfera parte del loro contenuto: si tratta di particelle inalabili – hanno aggiunto gli esperti del ministero – del diametro di pochi micron in grado di veicolare allergeni, come granuli di amido e altri componenti. Considerato quindi che l’umidità ed il temporale possono indurre un aggravamento dei sintomi nasali e bronchiali, è opportuno che, durante le stagioni polliniche, le persone affette da allergopatia respiratoria da pollini evitino di stare all’aperto nelle fasi iniziali di un temporale e stiano in casa, o comunque in un luogo riparato”.
@gianlucacasponi
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