Allergie ai pollini, arrivano i consigli del ministero della Salute

Dal dicastero arriva "Aria di primavera", una campagna informativa sulle allergie stagionali e sui metodi di prevenzione

Siamo ormai pienamente entrati nel periodo primaverile e agli allergici al polline sono alle prese con tosse insistente, starnuti, fazzoletti e colliri per gli occhi arrossati. In aiuto delle persone che soffrono di allergie, il ministero della Salute ha avviato una campagna informativa online battezzata “Aria di primavera” per insegnare loro come prevenire i fastidiosi sintomi legati a questo periodo dell’anno.

Importante la diagnosi corretta. Gli esperti, in caso di dubbi, consigliano di rivolgersi al proprio medico curante o all’allergologo in modo da indentificare prima possibile l’allergene responsabili dei sintomi. La fase diagnostica è particolarmente importante perché permette di intraprendere un programma preventivo-terapeutico da mettere in atto prima dell’inizio della stagione pollinica. Per migliorare i sintomi possono essere programmati, quando possibile, anche soggiorni in località di mare, ambiente all’interno del quale la concentrazione atmosferica dei pollini è per natura relativamente bassa.

Il ministero della Salute ha stilato una serie di consigliper imparare a gestire con meno fastidi possibili il periodo dell’impollinazione primaverile.

  • Consultare settimanalmente i calendari pollinici per conoscere il periodo di fioritura delle piante responsabili delle manifestazioni allergiche
  • Evitare le uscite nelle ore di maggiore concentrazione pollinica, preferendo le uscite in prima mattina o tarda serata
  • Fare attenzione durante le gite in campagna, soprattutto nelle giornate molto soleggiate e ventose e nei dintorni dei prati la cui erba è stata tagliata di recente
  • Durante i viaggi in macchinaevitare di tenere i finestrini aperti. Se si attraversano strade di campagna è consigliabile attivare l’aria condizionata, specialmente se l’impianto è dotato di filtri antipolline
     

Attenzione anche ai temporali. In primavera e in estate sono abbastanza frequenti episodi di pioggia battente e temporali. Durante queste manifestazioni atmosferiche le gocce d’acqua cadono sul terreno a forte velocità, provocando la frammentazione dei granuli di polline che si mischiano al pulviscolo acquoso, favorendo la volatilità degli allergeni. “La cosiddetta asma da temporale (thunderstorm related asthma) – si legge sul sito del ministero – è caratterizzata da vere e proprie epidemie di asma, causate dalla dispersione di particelle allergeniche respirabili. L'ipotesi principale per spiegare l'associazione tra asma e temporali è legata ai bioaerosol e al ruolo svolto dell'acqua piovana che promuove il rilascio di materiale particolato (PM) respirabile”.

Nelle prime fasi di un temporale, i granuli pollinici rilasciano nell'atmosfera parte del loro contenuto: si tratta di particelle inalabili – hanno aggiunto gli esperti del ministero – del diametro di pochi micron in grado di veicolare allergeni, come granuli di amido e altri componenti. Considerato quindi che l’umidità ed il temporale possono indurre un aggravamento dei sintomi nasali e bronchiali, è opportuno che, durante le stagioni polliniche, le persone affette da allergopatia respiratoria da pollini evitino di stare all’aperto nelle fasi iniziali di un temporale e stiano in casa, o comunque in un luogo riparato”.
 

@gianlucacasponi

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