Sla: disponibile in Italia il nuovo farmaco
L’Italia è l’unico paese in Europa a rendere disponibile, dopo oltre vent’anni, un nuovo farmaco contro la Sla. L’Aifa ha ufficialmente accolto la richiesta dell’Aisla (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica) di introdurre nel mercato il Radicut, nome commerciale dell'edaravone. Con la determinazione del 28 Giugno 2017 il medicinale è stato inserito nell’elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale.
Il Radicut sarà disponibile per i pazienti che convivono da meno di due anni con la Sla ed “è in grado di rallentare moderatamente la degenerazione motoria causata dalla malattia” come si legge dal comunicato diffuso dall’Agenzia del farmaco.
NUOVO FARMACO PER I MALATI DI SLA
Dopo più di vent’anni l’Italia rende disponibile un nuovo farmaco che permette di rallentare la atrofia muscolare, provocata dalla Sla. Infatti, l'unico farmaco approvato per la Sla, nel 1995, era stato il Rilutek (Riluzolo) che ha dimostrato una modesta efficacia nel prolungare di pochi mesi la sopravvivenza dei pazienti. Il Radicut, inizialmente messo a punto in Giappone per il trattamento degli ictus, è stato oggetto negli anni di ripetuti studi sulla Sla. I primi risultati non furono incoraggianti.
Tuttavia, i ricercatori hanno potuto constatare che un numero discreto di pazienti esaminati mostravano una risposta interessante al farmaco. Il recente studio condotto negli Stati Uniti su 137 pazienti affetti da Sla e pubblicato su Lancet Neurology a maggio di quest'anno, lo ha confermato.
IL RADICUT RALLENTA I SINTOMI DI SLA
Il Radicut induce un lieve rallentamento nel peggioramento della sintomatologia dei pazienti che hanno la Sla da non oltre due anni. Il riscontro positivo è stato confermato, quindi, per malati recenti che convivono con disabilità moderata e una buona funzionalità respiratoria. In Italia, su una popolazione di circa 6.000 persone affette da Sla, si stima che i pazienti inizialmente idonei siano circa 1.600.
Il farmaco è stato inserito nell’elenco dei medicinali erogabili a totale carico del Servizio Sanitario Nazionale e nell’elenco dei medicinali innovativi per il trattamento terapeutico di patologie che sono prive di cure adeguate. Si tratta di farmaci già in commercio in altri Stati ma non sul territorio nazionale perché, pur avendo superato tutte le prove relative alla sicurezza e sopravvivenza, sono ancora soggetti a sperimentazione clinica.