Il diabete provoca il triplo di infarti in più nelle donne
Tra le complicanze legate alla patologia lo scompenso cardiaco è quello che causa più decessi nel genere femminile. Gli esperti della Società italiana di diabetologia: "Servono prevenzione e cure più aggressive"
Infarto e ictus colpiscono tre volte di più le donne diabetiche rispetto agli uomini. Questo è quanto rilevato dall’ultimo congresso della Sid, Società italiana di diabetologia, che ha dedicato l’appuntamento annuale alle donne affette da diabete mellito. Secondo gli esperti, il genere femminile tende a sottovalutare i sintomi legati alle patologie cardiovascolari e a seguire con meno regolarità la terapia prescritta dai medici, aumentando il rischio di mortalità.
Quello che la Sid chiede ai diabetologici è di applicare delle terapie preventive più "aggressive", esattamente come quelle somministrate agli uomini.
DIABETE NELLE DONNE
Il diabete mette più a rischio infarto le donne, rispetto agli uomini. Ad oggi, lo scompenso cardiaco è la prima causa di morte del sesso femminile affetto dalla patologia. Questo perché le donne non riescono a riconoscerne i primi sintomi “che sono diversi da quelli maschili, per questo non si preoccupano. Hanno meno dolore e provano forte ansia e mancanza di respiro” ha spiegato Giovannella Baggio, docente di Medicina generale dell’Università di Padova.
I dati rilevano che le donne diabetiche sono il 48% dei 4 milioni di diabetici. Ma per il sesso femminile "quasi tutti i rischi legati alla malattia sono più alti del 30 per cento o anche raddoppiati – ha confermato Giorgio Sesti, presidente della Sid - ma questo aumento altissimo di rischio non è percepito dai medici né tanto meno dalle pazienti".
“MAGGIORE PREVENZIONE DELLE COMPLICANZE DEL DIABETE”
Alle donne diabetiche viene somministrata la stessa terapia farmacologica degli uomini e gli stessi controlli, ma le donne non riesco a raggiungere gli stessi obiettivi. Il sesso femminile non riesce a mantenere i livelli standard di parametri come: emoglobina glicata, glicemia a digiuno e dopo il pasto.
Il sospetto, secondo gli esperti intervenuti al congresso della Sid, è che le donne tendano a prendersi meno cura di loro stesse mettendo al primo posto la salute della famiglia e dei figli, e che quindi tendano a seguire con meno regolarità la terapia.
Quello che viene richiesto alle donne e ai medici è di fare più prevenzione con maggiore sorveglianza e sensibilizzazione al problema. La complicanze legate al diabete possono essere prevenute con più controlli specialistici e test come mammografia e pap-test.