Alzheimer, una settimana di sensibilizzazione

In occasione della XXIII giornata mondiale, dal 21 al 26 settembre si terranno in tutta Italia convegni, dibattiti e eventi, per informare sulla forma più diffusa al mondo di demenza

Ogni 3 secondi, nel mondo, una persona si ammala di Alzheimer. Nell’ultimo anno l’ADI, Alzheimer’s Disease International, ha stimato 10 milioni di nuovi casi. In Italia, nello specifico, sono oltre 600 mila le persone colpite da questa forma di demenza, secondo quanto riferito dalla ricerca Censis-Aima.

Il 21 settembre ricorre la XXIII giornata mondiale dell’Alzheimer e fino al 26, in tutta Italia, sarà possibile partecipare a percorsi formativi e campagne di sensibilizzazione. L’invito è rivolto tanto ai pazienti, i familiari, gli operatori del settore e tutti i cittadini che intendono conoscere e capire l’Alzheimer per affrontare e gestire l’assistenza e la cura della persona malata.

 

ALZHEIMER, GLI EVENTI PER LA SETTIMANA MONDIALE

Da nord a sud, da Trento a Bari, buona parte delle regioni italiane hanno accolto l’impegno di partecipare attivamente alla settimana mondiale dell’Alzheimer.

Molti i convegni e i dibattiti informativi: a Trieste in Piazza della Borsa verranno distribuiti materiali informativi mentre a Cremona si terrà l’incontro "L'Alzheimer verso la cura di ciò che la demenza non può cancellare".

Oltre all’aspetto puramente informativo, la settimana mondiale dell’Alzheimer punta a coinvolgere attivamente i cittadini. Così, ad esempio, a Savona, in tutti i centri specialistici saranno distribuiti diari per consentire agli ospiti e ai loro familiari di annotare i loro ricordi sulla base dello slogan lanciato dal gruppo Korian “L’Alzheimer cancella il loro passato. L’indifferenza cancella loro il futuro”. Il Coordinamento Alzheimer di Vicenza propone, per il quinto anno consecutivo, un ricco programma di oltre quarantacinque eventi, tra convegni, incontri e mostre fotografiche che si protranno per un mese, fino al 22 ottobre. A Novara, invece, è in programma il "Concerto di fine estate". Ad esibirsi, a favore dell'associazione Ama, una rappresentanza di studenti del liceo scientifico della città. Tutti gli altri appuntamenti sono disponibili sulla pagina ufficiale di Alzheimer Italia.

 

ALZHEIMER, LA DIFFICOLTÀ DI FARE PREVENZIONE

L’Alzheimer è una sindrome a decorso cronico, tipica nel 5% della popolazione over 65. Colpisce le cellule del sistema nervoso centrale e porta alla morte di quelle cerebrali, particolarmente in quelle aree del cervello deputate alla memoria e alle altre funzioni cognitive.

Non c’è una cura e non sono note le cause: gli esperti ritengono che alcuni fattori ambientali possano interagire con una predisposizione genetica del soggetto, determinando la malattia. Ecco perché risulta complicato fare prevenzione.

 

ALZHEIMER, LE CURE SONO SEMPRE PIÙ PRIVATE

L’Alzheimer è una malattia cronica degenerativa, pertanto i costi necessari per garantire un’assistenza completa ai pazienti aumenta di anno in anno, parallelamente all’aumento dei casi. L’ADI ha calcolato che oggi il costo della malattia è quasi di 818 miliardi, cifra che include le terapie farmacologiche, visite specialistiche e sostegno economico per i caregiver, quei soggetti che letteralmente si prendono cura dei pazienti malati di Alzheimer.

Quest’ultima, in particolare, è la strada intrapresa da molti malati insieme alle rispettive famiglie. È diminuito, infatti, di 10 punti percentuali rispetto al 2006, il numero dei pazienti seguiti da una Uva o da un centro pubblico (56,6). Così come il ricorso a tutti i servizi per l'assistenza e la cura dei malati di Alzheimer: centri diurni (dal 24,9% al 12,5% dei malati), ricoveri in ospedale o in strutture riabilitative e assistenziali (dal 20,9% al 16,6%).

Ampio è invece il ricorso all'assistenza informale privata: i malati di alzheimer che si affidano a una badante sono il 38%. Alla badante si fa ricorso, però, principalmente utilizzando i fondi personali del malato (58,1%) e non risorse pubbliche, sempre più ridotte.