Farmaci, raddoppiano le segnalazioni di effetti avversi

L'Agenzia europea dei farmaci (Ema) ha pubblicato i risultati annuali dall'entrata in vigore della farmacovigilanza nel 2012: in aumento gli avvisi di effetti collaterali

Aumenta la trasparenza sui farmaci e sulla segnalazione dei loro effetti collaterali nell'Unione europea. Dopo l'entrata in vigore della legislazione europea sulla farmacovigilanza nel 2012, sono raddoppiate gli avvisi degli effetti avversi dai pazienti, e sono aumentate quelle da medici, infermieri, aziende e agenzie regolatorie.

A evidenziarlo è l'Agenzia europea dei farmaci (Ema) nel rapporto pubblicato sul suo sito.

Il nuovo sistema creato con la legge, che ha visto anche  l'istituzione del Prac, il comitato scientifico dedicato alla gestione della sicurezza dei farmaci nell'Ema, ha dato buoni risultati secondo l'indagine. I problemi sulla sicurezzadeifarmaci vengono individuati più in fretta, consentendo alle agenzie regolatorie di intervenire ed emettere allerta per i cittadini.

Dal 2012 al 2014, su 31 procedure avviate dal Prac su rischi e benefici di sicurezza dei farmaci, ci sono state 26 variazioni dell'autorizzazione al commercio, 4 revoche e 4 sospensioni. Alla fine del 2014, la lista dei farmaci messi sotto sorveglianza extra ne comprendeva 193 per quelli autorizzati a livello centrale, e 8 sostanze presenti in 1.269 prodotti autorizzati a livello nazionale.

Nel 2014 l'Ema ha ricevuto 132 notifiche di ritiro dei prodotti e sono state effettuate circa 200 ispezioni di farmacovigilanza l'anno. È stato pubblicato inoltre un focus sugli effetti collaterali legati a errori medici, passati da 4500 nel 2012 a oltre 7000 nel 2014, in parte anche per una maggiore consapevolezza.

IN ITALIA SI CONSUMANO SEMPRE MENO FARMACI

Gli italiani intanto acquistano meno farmaci e i medici emettono meno ricette. È quanto emerge dall'ultimo rapporto Federfarma, relativo ai dati raccolti tra gennaio-dicembre 2015: nell’ultimo anno la spesa farmaceutica convenzionata è diminuita (-1,4 per cento) rispetto al 2014, mentre le ricette emesse sono scese del 2,2% e corrispondono a circa 10 per ogni cittadino, per un totale di 14 confezioni di medicinali a persona.

Le rilevazioni sono state effettuate da Federfarma su un campione di 18mila farmacie private, distribuite su tutto il territorio nazionale. La riduzione della spesa è particolarmente sensibile in Sicilia (-5,8%), mentre in Veneto si è verificato il calo maggiore del numero delle ricette (-7,2%).

Nel 2015 gli italiani hanno pagato oltre 1,48 miliardi di euro di ticket sui farmaci. Secondo l’Aifa si tratta del 64 per cento in più rispetto a quanto si sarebbe speso per l'acquisto di farmaci equivalenti, praticamente lo stesso farmaco in commercio a un prezzo più basso.

FARMACI E MEDICINALI: I DATI DI ACQUISTO

In totale nel 2015 sono state prescritte 596 milioni di ricette, in media 9,8 per ciascun cittadino. Il Sistema Sanitario Nazionale ha complessivamente erogato a suo carico 850 milioni di confezioni di medicinali: ogni italiano ha ritirato in media 14 confezioni di medicinali a spese del Ssn.

Il numero delle ricette è diminuito rispetto al 2014 ma il valore di ogni ricetta è rimasto invariato. Federfarma attribuisce questo trend all'aumento medio di confezioni prescritte su ciascuna ricetta, passato da 1,86 nel 2014 a circa 2 nel 2015.