Il tumore al polmone: 40 mila nuovi casi all'anno
Rappresenta la prima causa di morte per neoplasie in Italia ma la ricerca fa passi in avanti. Utilizzata al Niguarda di Milano una nuova terapia farmacologica considerata alternativa alla chemioterapia
Il tumore al polmone è la prima causa di morte per neoplasie in Italia. Secondo le stime Airtum (Associazione italiana registri tumori) ogni anno vengono diagnosticati quasi 40 mila nuovi casi: l’11% di tutte le diagnosi di tumore nella popolazione, con un’incidenza maggiore negli uomini rispetto alle donne. Sulla base di questi dati la ricerca si sta perfezionando nell’ambito delle tecniche terapeutiche in modo da aumentare le probabilità di guarigione dal tumore al polmone. In alcuni casi, con importanti risultati.
Come nel caso di Rosina Grasso, una recente episodio di cronaca reso noto dall’ospedale Niguarda di Milano. La linea cronologica degli eventi della signora Grasso è significativa: la neoplasia polmonare ha raggiunto lo stadio di metastasi con lesioni al cervello, una situazione potenzialmente letale. Dal 2013 la paziente si sottopone tuttavia a una terapia farmacologica a base di Entrectinib, un farmaco italiano innovativo creato al Nerviano Medical Sciences. Secondo lo staff medio del Niguarda, questa terapia, molto più della tradizionale chemioterapia, ha non solo ridotto le dimensioni del tumore al polmone ma anche arrestato i danni a livello encefalico.
Si tratta di casi limite: per capire di più su come si sviluppa questo tipo di patologie bisogna partire dalle origini.
IL TUMORE AL POLMONE: I DUE TIPI PRINCIPALI
Il tumore al polmone consiste in una massa anomala nelle cellule di bronchi, bronchioli e alveoli che ostruisce il corretto flusso dell’aria provocando, tra gli altri sintomi, emorragie polmonari. Sulla base del tessuto polmonare interessato si possono manifestare diverse tipologie di tumore al polmone.
Le due più diffuse, quelle che da sole rappresentano il 95% dei casi di malattie che colpiscono questi organi, sono il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) e il tumore a piccole cellule (microcitoma). Il primo tipo colpisce le cellule epiteliali ed è il più frequente, il secondo tipo, invece, si origina dalle cellule nervose o da quelle che secernono ormoni.
Oltre queste forme dirette, il polmone può rappresentare la sede di metastasi provenienti da altri tipi di cancro, per esempio quello della mammella.
LE CAUSE DEL TUMORE AL POLMONE
Tra i fattori di rischio responsabili dell’insorgenza del tumore al polmone figura prima di tutto il tabacco. Il fumo è infatti la principale causa della maggior parte dei casi di tumore al polmone. Non solo per chi fuma direttamente, ma anche per chi è costretto ad assorbirlo passivamente. Il fumo passivo è rischioso tanto quanto quello attivo.
Oltre al fumo, un altro fattore che causa il tumore al polmone è l’inquinamento ambientale e il contatto con sostanze nocive come l’amianto: nei soggetti che vi sono esposti l'incidenza di cancro al polmone è 80-90 volte superiore a quella dei soggetti non esposti. Altre sostanze nocive per la salute dei polmoni sono poi il catrame, le fuliggini, gli agenti chimici come il nickel e materiali radioattivi.
Infine, contribuiscono all’insorgenza del tumore al polmone l’avanzare dell’età, in particolare dopo i 65 anni, e l’ereditarietà: se si ha una predisposizione in famiglia alla patologia è bene controllarsi preventivamente.
COME SI CURA IL TUMORE AL POLMONE
Il tipo di trattamento cambia a seconda della forma della neoplasia (tipo non a piccole cellule o tipo a piccole cellule) e dell’estensione (capire, quindi, se il tumore è localizzato al polmone oppure ha già interessato altri organi).
Le terapie da adottare richiedono l’impiego della chirurgia, della chemioterapia o della radioterapia o di farmaci specifici. L’intervento chirurgico, cioè l'eliminazione del tumore mediante l'asportazione dell'area del polmone coinvolta, si effettua raramente nel caso di tumore a piccole cellule, che viene curato invece con la chemioterapia, mentre è la prima opzione di cura nella seconda tipologia.
La radioterapia, prevede l’utilizzo dei raggi per colpire e distruggere il tumore. Esistono oggi sistemi di radioterapia estremamente sofisticati (ad esempio, la tomoterapia), in grado di colpire esclusivamente la zona sede della neoplasia senza ledere i tessuti sani circostanti.
LA PREVENZIONE DEL TUMORE AL POLMONE
Dal momento che il fumo è la principale causa di neoplasia polmonare, il primo passo da fare verso la cura e soprattutto verso la prevenzione è eliminare il vizio della sigaretta. Nel caso dei non fumatori è quasi impossibile riuscire a evitare del tutto il fumo passivo, per questo è importante far rispettare in ogni occasione i divieti imposti nei luoghi pubblici e di lavoro, in particolare in presenza di bambini e donne incinte.
Per quanto riguarda i fattori di rischio legati alla professione, è importante utilizzare sempre sul luogo di lavoro tutte le misure di prevenzione per poter ridurre al minimo i rischi e lavorare in sicurezza. Anche nella vita di tutti i giorni, però, è possibile compiere azioni che aiutano a prevenire il tumore al polmone, facendo regolare esercizio fisico e mangiando tanta frutta e tanta verdura ricche di vitamine ed elementi che possono aiutare i polmoni a mantenersi sani.