In Italia si consumano sempre meno farmaci

L'ultimo rapporto di Federfarma: diminuiscono le ricette, in calo l'acquisto di medicinali. I dati peggiori in Veneto e Sicilia

Gli italiani acquistano meno farmaci, i medici emettono meno ricette. È quanto emerge dall'ultimo rapporto Federfarma, relativo ai dati raccolti tra gennaio-dicembre 2015: nell’ultimo anno la spesafarmaceutica convenzionata è diminuita (-1,4 per cento) rispetto al 2014, mentre le ricette emesse sono scese del 2,2% e corrispondono a circa 10 per ogni cittadino, per un totale di 14 confezioni di medicinali a persona.

Le rilevazioni sono state effettuate da Federfarma su un campione di 18mila farmacie private, distribuite su tutto il territorio nazionale. La riduzione della spesa è particolarmente sensibile in Sicilia (-5,8%), mentre in Veneto si è verificato il calo maggiore del numero delle ricette (-7,2%).

Nel 2015 gli italiani hanno pagato oltre 1,48 miliardi di euro di ticket sui farmaci. Secondo l’Aifa si tratta del 64 per cento in più rispetto a quanto si sarebbe speso per l'acquisto di farmaci equivalenti, praticamente lo stesso farmaco in commercio a un prezzo più basso.

FARMACI E MEDICINALI: I DATI DI ACQUISTO

In totale nel 2015 sono state prescritte 596 milioni di ricette, in media 9,8 per ciascun cittadino. Il Sistema Sanitario Nazionale ha complessivamente erogato a suo carico 850 milioni di confezioni di medicinali: ogni italiano ha ritirato in media 14 confezioni di medicinali a spese del Ssn.

Il numero delle ricette è diminuito rispetto al 2014 ma il valore di ogni ricetta è rimasto invariato. Federfarma attribuisce questo trend all'aumento medio di confezioni prescritte su ciascuna ricetta, passato da 1,86 nel 2014 a circa 2 nel 2015.

FARMACI E MEDICINALI: IL CONTRIBUTO DELLE FARMACIE

Sebbene la quota di partecipazione dei cittadini per l'acquisto dei medicinali sia aumentata, si mantiene stabile il contributo delle farmacie (770 milioni nel 2015) per il contenimento della spesa. La spesa è stata ridotta grazie allo sconto per le fasce di prezzo (lo sconto a carico delle farmacie ha un carattere progressivo e aumenta all'aumentare del prezzo del farmaci), che ha permesso nel 2015 un risparmio di oltre 500 milioni di euro.

I FARMACI PIÙ CONSUMATI IN ITALIA

I farmaci per il sistema cardiovascolare si confermano quelli più acquistati, nonostante il calo dello 0,3% rispetto al 2014. Per quanto riguarda le altre categorie di farmaci più prescritte, ai primi posti troviamo quelli per la gastrite, ulcera e reflusso gastrico, scesi comunque del 2,5 per cento rispetto al 2014. La specialità medicinale più ricorrente è stata, come già era successo nel 2014, la cardioaspirina. Forte aumento nei consumi di farmaci a base di vitamina D: +32,1% rispetto al 2014.