La ricerca (italiana) per la diagnosi precoce dei tumori infantili

L'ospedale di Padova e il Memorial Sloan Kettering Hospital di New York hanno scoperto la causa del rabdomiosarcoma. Si tratta di un gene, il Vgll2

Arrivare a una diagnosi precoce dei tumori infantili. Ecco, in sintesi, l’obiettivo di uno studio tutto italiano realizzato dal personale dell’ospedale di Padova in collaborazione con gli studiosi del Memorial Sloan Kettering Hospital di New York. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sull'American Journal of Surgical Pathology.

RABDOMIOSARCOMA, LA DIAGNOSI PRECOCE PER EVITARE TRATTAMENTI INVASIVI

L’obiettivo dello studio è evitare, attraverso la diagnosi precoce, il ricorso a trattamenti aggressivi e invasivi per i più piccoli. In particolare, i ricercatori hanno scoperto un’alterazione genetica in un tumore raro e difficile da trattare come il rabdomiosarcoma. La causa di questa neoplasia, secondo lo studio, sarebbe un gene, il Vgll2, che sarebbe alla base della comparsa della malattia.

“Il ruolo del gene Vgll2 – spiegano i ricercatori – nel controllo dello sviluppo della muscolatura striata nell’uomo apre la strada ad ulteriori ricerche per la comprensione del meccanismo di sviluppo di queste neoplasie congenite, che rappresentano il crocevia tra l’embriogenesi e l’oncogenesi e che possono costituire un ambito adatto per lo sviluppo di mirate terapie geniche“.

CHE COS’È IL RADBDOMIOSARCOMA

Il Rabdomiosarcoma, noto anche come Rms, è un tumore maligno derivante dalle cellule muscolari striate. Rrappresenta circa il 3,5% di tutti i tumori dell'infanzia e - se è vero che colpisce soprattutto bambini fino a 5 anni di età - si può manifestare anche negli adolescenti e, solo raramente, negli adulti.

Il rabdomiosarcoma presenta una forte aggressività e si può sviluppare in qualunque parte del corpo. Generalmente, vengono colpite testa-collo (inclusa l'orbita), apparato genito-urinario (vescica-prostata, vagina, area paratesticolare), arti e altre sedi come tronco e addome.

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