Morti di parto, l’Iss: “Evitare allarmismi”
Sono 50 i decessi causati da complicazioni di gravidanza in Italia. Tra i fattori di rischio, l'aumento dell'età materna
Ogni anno, sono circa 50 le donne morte di parto in Italia. Si tratta, secondo quanto riferito all’Ansa dalla responsabile del Sistema sorveglianza mortalità materna dell'Istituto superiore di sanità Serena Donati, “di un dato medio-basso se confrontato con altri Paesi europei, che potrebbe essere dimezzato ma non azzerato”.
L’intervento è arrivato in seguito all’allarme dopo i cinque recenti casi di decesso durante il parto, registrati in diverse regioni, sia al Nord che al Sud a cavallo tra Natale e la fine del 2015.
Morti di parto, i dati in italia
"In Italia – ha continuato la dirigente dell'Iss - abbiamo un tasso medio basso di mortalità materna, pari a 10 morti su 100.000 nati vivi, cifra che in Toscana scende a 5 ogni 100.000 e in Campania sale a 13, ma complessivamente siamo in media con Regno Unito e Francia. Nei Paesi socialmente avanzati la media è di 20 su 100.000, mentre il dato migliore è quello dei Paesi Bassi con sei ogni centomila".
Secondo i dati dell’Iss, la prima causa di decesso durante il parto è l’emorragia post partum, che rappresenta il 52% dei casi registrati. La seconda, con il 19%, sono i disordini ipertensivi di gravidanza, seguiti dalle tromboembolie.
I fattori di rischio
Secondo l’esperta dell’Iss, tra i fattori di rischio ci sono “l'aumento dell'età materna, le condizioni di deprivazione sociale e il basso livello di istruzione, così come l'utilizzo del taglio cesareo laddove non necessario".
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