Guida a

Fecondazione assistita, le nuove regole

Il Ministro Lorenzin firma le nuove linee guida: via libera all'eterologa, sarà vietato scegliere le caratteristiche del donatore

Importanti novità sulla fecondazione assistita. Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, infatti, ha emanato le nuove linee guida che regolano la procedura. Tra i contenuti di questo aggiornamento, il via libera alla fecondazione eterologa, l’accesso consentito alle coppie sierodiscrodanti (cioè in cui uno dei die partner è portatore di malattie sessualmente trasmettibili), il divieto di scelta delle caratteristiche del donatore.

La fecondazione eterologa

La prima novità introdotta dal nuovo decreto riguarda l'accesso alle tecniche di fecondazione eterologa. La fecondazione eterologa è una delle diverse forme di procreazione medicalmente assistita. Si ricorre a questa tecnica quando uno dei due genitori è sterile e, per arrivare a una gravidanza, occorre usare un gamete, un ovulo o uno spermatozoo, di una terza persona, cioè il donatore.

Nel riordino di tutta la normativa, sfociata nella legge 40, si era deciso di vietare il ricorso alla fecondazione eterologa considerata il preludio a pratiche di selezione artificiale. Ora, invece, è possibile ricorrere a questa specifica tecnica.

Un'ulteriore novità è rappresentata dalla possibilità di “egg sharing” e “sperm sharing”. Queste tecniche consentono a uno dei due componenti della coppia ricevente, di poter essere a sua volta anche donatore di gameti per altre coppie che accedono alla Pma (procreazione medicalmente assistita) eterologa.

L’accesso per i portatori di malattie sessualmente trasmettibili

La seconda innovazione principale riguarda l'accesso generale alle tecniche di fecondazione assistita a coppie sierodiscordanti, cioè in cui uno dei due partner (non solo l'uomo ma anche la donna) è portatore di malattie virali sessualmente trasmissibili per infezioni da Hiv o virus delle epatiti B e C. Nella versione precedente questa possibilità era contemplata solo per l'uomo portatore, mentre in quella attuale è consentita anche alla donna portatrice.

No alla “selezione” del donatore

Tra gli altri provvedimenti, il divieto di scelta delle caratteristiche fisiche del donatore, al fine di escludere illegittime selezioni artificiali, la raccomandazione di un'attenta valutazione clinica del rapporto nell'accesso ai trattamenti (complicanze ostetriche, potenziali rischi per la salute della donna e del neonato), e una maggiore descrizione delle procedure di Pma all'interno della cartella clinica.

Importante passo, grazie al contributo dei maggiori esperti”

Il Ministero della Salute ha aggiornato dunque le linee guida sulla fecondazione assistita. Le ultime, che risalgono al 2008, sarebbero dovute essere aggiornate almeno ogni tre anni secondo quanto previsto dalle legge 40. I provvedimenti sono stati introdotti in rapporto all’evoluzione tecnico-scientifica del settore e all’evoluzione normativa.

“Queste novità – ha sottolineato il ministro Lorenzin – rappresentano il secondo importante passo per l'aggiornamento dell'intero quadro normativo che regola la Pma in Italia. È stato un lavoro corposo e impegnativo portato avanti anche grazie al contributo dei maggiori esperti italiani di settore convocati ai tavoli di lavoro già da luglio dello scorso anno”.

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