Doctor Plus, un aiuto per medici e pazienti

Abbiamo parlato con la dottoressa Concetta Suraci e un assistito dell'Asl Roma B per approfondire i vantaggi apportati dall'uso del kit di Vree Health Italia

Un supporto per le persone diabetiche e una guida per imparare a prendersi cura di sé e un ponte tra medici e pazienti. Si potrebbe sintetizzare in questo modo l’apporto fornito alla vita quotidiana dei pazienti da Doctor Plus, il kit messo a punto da Vree Health Italia per il monitoraggio a distanza della salute delle persone diabetiche di tipo 2. Per conoscere meglio quali siano i vantaggi forniti da questo sistema di telemedicina Bussola Sanità ha sentito Concetta Suraci, medico diabetologo dell’Asl Roma B e il signor Claudio Anconitani, paziente seguito da questa Azienda sanitaria romana.

Un collettore di informazioni sulla salute. Doctor Plus consiste in un kit di tre strumenti: un glucometro (misuratore dalla glicemia), un rilevatore automatico della pressione arteriosa e una bilancia pesa persone. Questi sono collegati via Internet con una centrale operativa infermieristica che si relaziona con il paziente nella gestione quotidiana del diabete e che riferisce al medico diabetologo qualsiasi situazione anormale.

“Il kit – ha confermato la dottoressa Suraci – può essere inteso come un’interfaccia tra diversi operatori sanitari e il paziente non del tutto autosufficiente nel controllo della propria condizione. Prima di utilizzare Doctor Plus, solo per fare un esempio, io chiedevo a tutti i pazienti di farmi arrivare rilevazioni e analisi del sangue via mail. Ora questo percorso è stato facilitato dai dati raccolti direttamente dall’assistito. È positivo anche il fatto che ora io possa conoscere l’andamento del diabete dei pazienti seguiti dall’assistenza domiciliare senza dovermi recare fisicamente sul posto”.

Utile anche a semplificare a migliorare la vita dei pazienti. La tecnologia di telesalute messa in campo da Doctor Plus permette di rendere più agevole la gestione del diabete da parte dei pazienti. “Le verifiche settimanali previste dal programma di monitoraggio – ha raccontato il signor Anconitani – mi hanno permesso di registrare e controllare meglio pressione, peso e glicemia. Prima di utilizzare il kit, invece, rilevavo solo la glicemia. Mi sono sentito anche seguito dai medici e dagli infermieri che raccolgono i dati. In caso di problemi mi hanno sempre telefonato molto rapidamente per chiarire cosa stesse succedendo e reagire di conseguenza”.

@gianlucacasponi

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