Allergie, come prevenirle e controllarle
Abbiamo chiesto a Mario Pitrolo, pneumologo, di indicare ai pazienti come difendersi, anche giocando d'anticipo sulla stagione dei pollini
Siamo ormai a ridosso della primavera, periodo che coincide con la stagione dell’impollinazione di piante e alberi. Le persone che sono allergiche hanno la possibilità di prepararsi ed evitare che un semplice fastidio possa diventare più grave. Bussola Sanità ne ha parlato con Mario Pitrolo, pneumologo e membro del consiglio direttivo della Fimmg (Federazione italiana dei medici di medicina generale) della provincia di Roma.
La prevenzione è possibile. Il problema delle allergie, specialmente di quelle ai pollini, è condiviso da una grande quantità di persone. Queste hanno a che fare con problemi respiratori, irritazioni degli occhi e, in alcuni casi, della pelle. “Chi ha già ricevuto diagnosi certa di allergia – ha spiegato Pitrolo – può praticare una terapia preventiva a base di farmaci, i cromoni, che trovano applicazione soprattutto nel controllo dell’asma bronchiale. La somministrazione può iniziare anche in queste settimane che, ufficialmente, fanno ancora parte dell’inverno”.
I farmaci terapeutici. Se le misure profilattiche non riescono ad arginare del tutto i sintomi, si deve passare alla terapia. “Nel momento in cui, nonostante la terapia preventiva – ha proseguito Mario Pitrolo – il paziente dovesse cominciare ad accusare il pizzicore del naso, una lacrimazione immotivata, qualche colpo di tosse o raffiche di starnuti, si può passare agli antistaminici per via generale o agli spray nasali che operano in modo locale. Questi rimedi possono ridurre la presenza dell’infiammazione provocata dall’allergia, lenendo i sintomi. In questo modo è possibile ridurre la violenza delle manifestazioni prima che si passi al momento clou del periodo pollinico in cui graminacee, parietarie e molte altre piante entrano nella fase di massima attività. Lo scopo è bloccare la reazione a catena che può portare a forme importanti di rinite, congiuntivite e asma”.
Sapere come intervenire, anche nei casi gravi. Alcuni pazienti possono manifestare sintomi di un certo rilievo che vanno oltre il livello di banali disturbi. “In alcuni casi è – ha aggiunto lo pneumologo – è possibile registrare anche manifestazioni cutanee di un certo rilievo, con prurito e orticaria. Queste persone, sempre sotto controllo medico, possono rivolgersi a farmaci cortisonici, inalatori o da assumersi per via orale. Nelle persone in cui è nota la possibilità che i sintomi allergici possano essere molto gravi, soprattutto per quanto riguarda l’asma, il medico può consigliare di tenere in casa farmaci cortisonici iniettabili, capaci quindi di agire molto rapidamente e risolvere la crisi in tempi rapidi".
"Queste persone - ha concluso Pitrolo - possono trarre giovamento anche dagli inalatori che contengono broncodilatatori associati di nuovo a cortisonici. Questi episodi vanno comunque sempre riferiti al medico curante e, in caso di necessità estrema, senza indugio al pronto soccorso”.
@gianlucacasponi
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